Sguardi a Sud: il 14 e 15 novembre, due serate di grande musica al Teatro Comunale di Mendicino
dal 10-11-2025 al 31-12-2025
COSENZA, - Cosenza
Descrizione
C’è un vento che attraversa la Calabria e porta con sé storie, sogni e musica. Non è solo il vento dei panorami infiniti o del sole che incendia le colline: è il vento della creatività, della voglia di raccontare, di trasformare il quotidiano in arte. Qui, dove il tempo sembra talvolta sospeso, la vita pulsa tra teatro, note e parole. È questa energia silenziosa ma potente a dare forma all’VIII edizione di “Sguardi a Sud – Suoni e visioni del presente 2025”, la rassegna culturale ideata dalla Compagnia Porta Cenere con la direzione artistica di Mario Massaro. Non una semplice celebrazione della Calabria, ma un invito a reinventare il mondo, a farlo vibrare nei cuori di chi si lascia attraversare dalla bellezza. Con il patrocinio del Comune di Mendicino e il sostegno della Fondazione Carical, la kermesse torna dal 14 novembre al 14 dicembre al Teatro Comunale di Mendicino. La Calabria diventa laboratorio del presente: il Sud si misura con le altre realtà e l’arte diventa specchio e lente insieme. Teatro, musica, parola e memoria si trasformano in strumenti di un orizzonte che va oltre i confini geografici: il Sud come direzione dell’anima.
«Inaugureremo questa VIII edizione di “Sguardi a Sud” con la musica perché il suono è il linguaggio più immediato dell’emozione- afferma Mario Massaro, direttore artistico della rassegna-. Il nostro obiettivo è trasformare la Calabria in un laboratorio creativo, dove il presente si confronta con la tradizione e l’innovazione, dove il Sud diventa spazio di pensiero, immaginazione e resistenza culturale».
La rassegna si aprirà venerdì 14 novembre alle ore 20.30 con “Diggin’ the Songbook”, trio guidato dal contrabbassista Giuseppe Venezia, affiancato da Bruno Montrone al pianoforte e Dario Riccardo alla batteria. Le melodie evocative del pianoforte, il ritmo pulsante della batteria e le linee profonde del contrabbasso diventano parole di un racconto senza voce. Il repertorio spazia dagli standard immortali del jazz a composizioni originali, reinterpretate con uno sguardo contemporaneo. Ogni nota diventa dialogo, ogni silenzio diventa spazio narrativo. Il pubblico viene trasportato in un flusso di energia e delicatezza, dove il jazz diventa esperienza sensoriale ed emotiva.
Il 15 novembre, il palco del Teatro Comunale di Mendicino accoglierà Marco Grompi e Michele Fortis Duo con “Winterflowers”, progetto che rende omaggio a Neil Young e alle grandi melodie della giovinezza. Grompi e Fortis, un tempo conosciuti come Crossroads, ricominciano a suonare insieme dopo quarant’anni, riportando in vita brani originali e armonie acustiche custodite nel tempo. Il loro album Winterflowers (Tube Jam Records, 2024) segna la rinascita di una complicità musicale e umana, capace di intrecciare passato e presente. La loro musica evoca i grandi cantautori angloamericani come Bob Dylan, Joni Mitchell, Jackson Browne, Van Morrison, Simon & Garfunkel, trasformando ogni esecuzione in un racconto poetico e intimo.
Rossella Giordano, assessore alla Cultura del Comune di Mendicino, sottolinea: «L’VIII edizione della rassegna Sguardi a Sud conferma il Teatro Comunale di Mendicino come luogo di incontro e crescita culturale. In qualità di assessore alla Cultura, non posso che esprimere orgoglio per una rassegna di grande qualità, che valorizza il nostro territorio e rinnova l’impegno dell’amministrazione nel promuovere arte e partecipazione, grazie alla preziosa collaborazione con la compagnia teatrale Porta Cenere».
In ogni spettacolo, in ogni incontro, vive il desiderio di una Calabria che si rinnova e guarda lontano. Una terra che ascolta, crea e non smette di sognare. Perché "Sguardi a Sud" non è solo una rassegna: è un cammino di bellezza condivisa, un respiro collettivo che trasforma l’arte in presenza, e la presenza in futuro. Ogni spettatore potrà uscire dal teatro con un’esperienza viva, sentendosi parte di un racconto più grande, in cui arte, parola e musica dialogano con la quotidianità e la trasformano in visione.
Ufficio stampa Denise Ubbriaco
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